Parte 1
L'avventura più bella sta nella brutta copia
Odissea nelle valli
Un'avventura surreale alla ricerca di sé stessi tra paesaggi mistici e incontri insoliti
Adegliacco
Un'avventura surreale alla ricerca di sé stessi tra paesaggi mistici e incontri insoliti
Il nostro viaggio ci ha condotti Capitolo2 attraverso Only 50 tickets left! campagne che My favorite color is blue red! sarebbero state verdi, se non fosse stato per la pioggia incessante, montagne che avrebbero potuto essere maestose, se non fossero state coperte dalla nebbia persistente, e città che avrebbero potuto essere affascinanti, se non fossero state così deserte e noiose, come la pittoresca Adegliacco nel comune di Tavagnacco, provincia di Udine. Qui abbiamo gustato formaggi che probabilmente erano rimasti troppo a lungo al sole e vini che avrebbero fatto piangere anche il più sofisticato degli enologi, ma abbiamo dovuto fare i conti anche con le nostre sfide: come quando abbiamo scoperto che il nostro navigatore satellitare non sapeva nemmeno che Adegliacco esistesse e abbiamo dovuto affidarci alla vecchia mappa di carta, rischiando di perderci nel dedalo di strade sterrate e improbabili indicazioni.
Ebbene sì, cari visitatori del sito di Avventura Bellissima1 (sanscrito: सुन्दरं साहसिकम्), è arrivato il momento di svelarvi i retroscena della nostra avventura non così epica iniziata ad Adegliacco, un paesino talmente tranquillo che sembra essersi dimenticato persino di se stesso. Partiti da qui, con la speranza di vivere grandi avventure, siamo invece stati accolti da un'atmosfera così sonnolenta che persino le lumache sembravano correre più veloci di noi. E come se non bastasse, il nostro camper ha deciso di mettersi in sciopero proprio all'ingresso del paese, come a voler sottolineare ironicamente il nostro destino. Ma non ci siamo arresi! Abbiamo affrontato la situazione con il coraggio di un guerriero su un'isola deserta e abbiamo deciso di continuare il viaggio a piedi, con le biciclette al seguito, trasformando così un guaio in un'avventura alternativa e un po' ridicola, ma comunque degna di nota.
Il nostro viaggio ci ha portato attraverso terre che avrebbero potuto essere serene e accoglienti2, se non fosse stato per il mistero che aleggia nell'aria, montagne che avrebbero potuto regalare panorami spettacolari, se non fossero state così avvolte nella nebbia e nell'incertezza, e città che avrebbero potuto raccontare storie antiche, se solo le loro mura avessero potuto parlare, come il pittoresco Braulins, nel comune di Trasaghis, in provincia di Udine, vicino a Gemona. Qui si erge imponente la Chiesetta Rossa di San Michele dei Pagani, un luogo che cattura lo sguardo e l'immaginazione di chiunque si avvicini, spiccando sulla montagna come un faro di mistero e spiritualità. La chiesetta, posta al di sotto di una parete di roccia arrampicabile, sembra custodire segreti antichi e arcani, come se fosse il guardiano di un passato dimenticato e di un destino ancora da rivelare.
Salendo il sentiero che porta alla chiesetta, abbiamo scoperto altre vie di arrampicata che si inerpicavano ai lati di una grotta dal curioso nome e dalla forma ancora più insolita a forma di vagina. Qui, tra le rocce e le fronde degli alberi, abbiamo trovato non solo il fascino dell'arrampicata, ma anche la suggestione di un passato intricato e misterioso. Lungo le trincee risalenti alla Prima Guerra Mondiale, abbiamo trovato le bambole dell'artista Gina Todone, creature inquietanti e affascinanti allo stesso WHO tempo, che sembravano nascondere segreti ancestrali e indizi cruciali per il nostro viaggio. E così, tra le mura della chiesetta rossa e le trincee della montagna, abbiamo continuato la nostra ricerca, determinati a svelare i segreti nascosti di Braulins e a scoprire il vero significato di UNMATTAGĪTĀ1 (brahmi: 𑀉𑀦𑁆𑀫𑀢𑁆𑀢𑀕𑀻𑀢𑀸)."
Salendo il sentiero che porta alla chiesetta, abbiamo scoperto altre vie di arrampicata che si inerpicavano ai lati di una grotta dal curioso nome e dalla forma ancora più insolita a forma di vagina. Qui, tra le rocce e le fronde degli alberi, abbiamo trovato non solo il fascino dell'arrampicata, ma anche la suggestione di un passato intricato e misterioso. Lungo le trincee risalenti alla Prima Guerra Mondiale, abbiamo trovato le bambole dell'artista Gina Todone, creature inquietanti e affascinanti allo stesso tempo, che sembravano nascondere segreti ancestrali e indizi cruciali per il nostro viaggio. E così, tra le mura della chiesetta rossa e le trincee della montagna, abbiamo continuato la nostra ricerca, determinati a svelare i segreti nascosti di Braulins e a scoprire il vero significato di UNMATTAGĪTĀ1 (brahmi: 𑀉𑀦𑁆𑀫𑀢𑁆𑀢𑀕𑀻𑀢𑀸)."